Negli
ultimi decenni la giustizia civile e quella amministrativa hanno visto ampliare
in maniera davvero notevole il proprio spazio di intervento.
Posizioni
di interesse che fino a qualche decennio fa non erano nemmeno oggetto di
attenzione sono oggi al centro di cause ricorrenti.
L'articolo segue sul nuovo blog, impresa e società.
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Questo
accade, ad esempio, nei rapporti tra imprese, consumatori e utenti (ove per
esempio sono emerse con prepotenza il tema della tutela dei soggetti “deboli” e
quella della protezione della riservatezza dei dati personali).
Controversie
fino a pochi anni fa sconosciute vi sono anche nei rapporti tra imprese (si
pensi al tema della subfornitura o a quello della lotta contro le intese
anticoncorrenziali) e tra imprese e istituto di credito (solo da un ventennio o
poco più si dibatte veramente nei Tribunali del problema dell’esorbitanza del
costo del denaro.)
Del
tutto nuovo è, anche, il campo del risarcimento del danno provocato ai
cittadini e alle imprese dalla Pubblica Amministrazione per effetto dello
scorretto esercizio dei poteri amministrativi.
In
un quadro così complesso orientarsi è davvero molto difficile, sia quando è l’impresa
a iniziare una lite che quando la lite è iniziata da altri contro l’impresa.
Ponendo
attenzione al caso in cui sia l’impresa ad avviare la lite va considerato che è
difficile, anzitutto, individuare quale posizione di interesse sia tutelabile e
quale non lo sia.
Molti
imprenditori, per esempio, non sanno che è tutelabile l’interesse a ottenere
dalla pubblica amministrazione un provvedimento in tempi rapidi e che è possibile
ottenere il risarcimento del danno derivante dal ritardo.
Allo
stesso modo molte imprese non conoscono le possibilità di tutela offerte dalla legge
in tema di subfornitura dalla legge 192 del 1998.
Una
volta individuato un interesse tutelabile occorre compiere la valutazione
comparativa dei costi e dei benefici di un’azione per la tutela di tale
interesse.
Alla
decisione di promuovere l’azione deve seguire l’attenta programmazione delle
iniziative da adottare e quindi una costante verifica dell’andamento della
causa.
Per
non perdere delle occasioni e per non sprecare con cause malamente condotte
delle occasioni che si siano individuate è bene che all’interno dell’organizzazione
dell’impresa sia individuato un soggetto incaricato di seguire costantemente l’evoluzione
del mondo del diritto e di mantenere i contatti con i professionisti incaricati
di seguire le liti.
È
anche molto utile partecipare con assiduità ai momenti di formazione
organizzati dalle associazioni di categoria, dagli Ordini Professionali e dalle
Università.
L’importante
è non considerare le liti un mero costo, ma imparare a valorizzarle come un
elemento della strategia d’impresa: molte imprese si comportano con successo in
questo modo (per esempio diverse imprese che operano nel campo degli appalti, organizzate
per documentare e far valere ogni fatto che possa determinare il diritto a
maggiori compensi).